Il nostro regalo di San Valentino a tutti gli innamorati

A San Valentino condividi qualcosa di importante con la tua dolce metà.

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E non è tutto.

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in regalo a tutti gli innamorati, un ‘Very British’ Tea Time completo di paste sfiziose…

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  …e conversare in altre lingue sarà più dolce.
 

Info e prenotazioni in segreteria: 011 9584124.

 

 

 

 

 

 

…e per chi vuole saperne di più…

Come nasce la festa degli innamorati ?  

La sua origine coincide con il tentativo della Chiesa cattolica di «cristianizzare» il rito pagano per la fertilità. Per gli antichi romani febbraio era il periodo in cui ci si preparava alla stagione della rinascita. A metà mese, fin dal quarto secolo a.C., iniziavano le celebrazioni dei Lupercali, per tenere i lupi lontano dai campi coltivati. I sacerdoti di questo ordine entravano nella grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo, e qui compivano sacrifici propiziatori. Contemporaneamente lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali. I nomi di uomini e donne che adoravano questo Dio venivano inseriti in un’urna e poi mischiati; quindi un bambino estraeva i nomi di alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso.

 E come si arriva da questi riti a San Valentino?  

I padri precursori della Chiesa, decisi a mettere fine a questa pratica licenziosa, vollero trovare un santo degli innamorati per sostituire l’immorale Lupercus. Nel 496 d.C. Papa Gelasio annullò la festa pagana decretando che venisse seguito il culto di San Valentino.

Ma chi era questo santo?  

San Valentino, nato a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C. e morto a Roma il 14 febbraio 273, era un vescovo romano che era stato martirizzato. Valentino dedicò la vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città nel 197 dal Papa San Feliciano, poi divenne il protettore dell’amore in tutto il mondo.

Perché fu scelto come patrono degli innamorati?  

È considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana.

C’è qualche racconto particolare che lo riguarda?  

Si dice che un giorno San Valentino sentì passare, vicino al suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Allora gli andò incontro con in mano una rosa che regalò loro, pregandoli di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della stessa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la coppia gli chiese la benedizione del loro matrimonio. Quando la storia si diffuse, molti decisero di andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese, il giorno dedicato alle benedizioni. Poi la data è stata ristretta solo a febbraio, perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.

E per quanto riguarda la storia più recente?  

L’associazione con l’amore romantico è posteriore, anche se la questione sulla sua origine è controversa. Secondo una tra le tesi più accreditate, San Valentino sarebbe stata introdotta come festa degli innamorati grazie al circolo di Geoffrey Chaucer (1343 – 1400), che nel suo poema «Parlamento degli uccelli» associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso in Francia e Inghilterra, nel Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli: evento che si prestava a far consacrare il 14 febbraio come la festa degli innamorati.

A quando si fa risalire la sua connotazione più commerciale?  

Nei Paesi anglosassoni il tratto più caratteristico è lo scambio (risalente al XIX secolo) di «Valentine», bigliettini d’amore con le sagome dei simboli dell’amor romantico (cuori, colomba, Cupido). La più antica «Valentine» di cui si abbia traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d’Orléans, allora detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge alla moglie con le parole: «Je suis déjà d’amour tanné, ma très douce Valentinée». A metà Ottocento negli Stati Uniti tal Esther Howland iniziò a produrre biglietti di San Valentino su scala industriale. Con il passare del tempo la tradizione dei biglietti amorosi divenne secondaria rispetto allo scambio di scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.

Come si festeggia in altri Paesi?

In Germania gli innamorati scrivono bigliettini e acquistano regali, in genere non troppo costosi, e fiori per il proprio partner. In Olanda e in Inghilterra c’è chi spedisce biglietti non rivelando la propria identità. In Giappone la tradizione prevede che siano le ragazze a regalare una scatola di cioccolatini ai ragazzi, anche se non sono necessariamente i loro fidanzati: vanno bene pure amici e colleghi di lavoro. E gli uomini che ricevono cioccolato a San Valentino devono ricambiare il dono ricevuto regalando cioccolato bianco un mese dopo San Valentino, cioè il 14 marzo. In Spagna invece in quel giorno vanno a ruba le rose rosse. Negli Stati Uniti, San Valentino viene festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti raffiguranti gli eroi dei cartoni animati.

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I corsi sono riservati ai lavoratori e sono approvati e finanziati dalla Città Metropolitana Torino

 

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I corsi sono riservati ai lavoratori.

 

Trinity college London | Examination Centre

Aperte le iscrizioni all’esame Trinity 2020

Aperte le iscrizioni all’esame del TRINITY COLLEGE.
L’iscrizione va fatta entro e non oltre il 26 febbraio 2020.
La sessione d’esame si terrà a Rivoli, presso la nostra sede, nella seconda metà di maggio 2020.
Iscrizioni aperte anche agli esterni.
Info in segreteria: 011 9584124

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Che cos’è la certificazione Trinity

La certificazione Trinity è un documento comprovante il possesso di determinate competenze nella lingua Inglese secondo livelli stabiliti da autorità nazionali o internazionali e condivisi ad esempio tramite framework come il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) o il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).

A che cosa serve una certificazione del Trinity?

In ambito accademico e professionale, presentare una certificazione Trinity può dare punteggio all’interno di un concorso oppure permettere il riconoscimento di crediti all’esame di stato, di crediti universitari o consentire l’iscrizione a corsi di laurea che richiedano un determinato livello di competenze.

Il possesso di una certificazione Trinity può inoltre rappresentare un valore aggiunto inserito all’interno di un curriculum vitae. Sono questi soltanto alcuni esempi del possibile utilizzo di una certificazione.

In ambito didattico inoltre la certificazione stimola la motivazione dello studente, consentendogli di comprendere il proprio livello di competenze ed abilità e stimolandolo a raggiungere obiettivi sempre più elevati.

Che cos’è una certificazione linguistica?

Si tratta di un documento ufficiale, normalmente rilasciato da un Ente Certificatore (in questo caso il Trinity College London), attestante il livello raggiunto in determinate abilità in base al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER), che descrive cosa una persona “sa fare” con la competenza acquisita nella lingua straniera.

Può essere usata:

  • Come credito formativo all’esame di Stato;
  • In ambito universitario: in Italia sono sempre più numerosi i corsi di laurea che riconoscono le certificazioni linguistiche rilasciate dagli enti certificatori come crediti universitari e per l’accesso alle lauree di secondo livello. All’estero diverse università richiedono certificazioni linguistiche a un determinato livello come requisito d’accesso.
  • In ambito professionale: valorizza il curriculum vitae, essendo un documento sempre più conosciuto e apprezzato dal mondo del lavoro come prova di ciò che una persona “è in grado di fare” in una lingua straniera.

La certificazione non ha una scadenza formale a meno che questa non sia chiaramente specificata dall’ente certificatore. Va tenuto presente che, poiché la competenza linguistica che la certificazione certifica può variare nel tempo, molte istituzioni tendono a non riconoscere la validità di una qualsiasi certificazione che non sia stata conseguita di recente.

Le certificazioni rilasciate da Trinity College London non hanno scadenza.