– 6 giorni all’esame Trinity: consigli utili

Le date nelle quali si svolgeranno gli esami Trinity presso la nostra sede sono:

20, 21, 22, 23 maggio 2019.

Tutti gli iscritti che desiderano conoscere il giorno e l’orario preciso in cui sosterranno l’esame, possono chiedere presso la nostra segreteria nei soliti orari: 9.30-12.30/15.30-20 (tel. 011 9584124).

Grades 4-5-6: some tips

Osservazioni sulla conversazione in generale:

. Dimostrate di saper parlare. Simulate sicurezza e disinvoltura. Non fate troppe pause. Siate spontane e positivi. Non parlate troppo velocemente.

. All’esaminatore non interessa la verità, basta che parliate correttamente, perciò dite pure che andate a lezione di chitarra tre volte a settimana (anche se non corrisponde al vero), se ciò può aiutarvi a mantenere viva la conversazione.

. Non rispondete a monosillabi. E’ un esame orale e dovete parlare. Per esempio, alla domanda “Do you like sports?” non rispondete solo “No” ma aggiungete “I don’t like sports, but I like dancing. I go to the disco on Sunday afternoon…” Se interagite con l’esaminatore ponendogli domande tipo “What about you?” come accade in una reale conversazione fra persone, la valutazione migliora.

. Viene valutato se capite e vi fate capire, quindi se vi sfugge qualcosa della conversazione non fingete di aver afferrato rispondendo a caso. Piuttosto, dite “Sorry, can you say that again please?”

. Molti candidati confondono “How are you?” (Come stai?) con “How old are you?” (Quanti anni hai?) anche ai livelli alti. State attenti a non confondervi anche voi!
Osservazioni sul topic:

. Potete scegliere tutto quello che v’interessa, ma senza annoiare l’esaminatore.

. Portate, se possibile, del materiale – non troppo – da mostrare all’esame (collezioni, foto, oggetti non troppo voluminosi etc.) per facilitare la conversazione; preparatevi a descriverlo e a tutte le possibili domande che potrebbero esservi rivolte.

. Rispettate i tempi della presentazione (2 minuti), altrimenti l’esaminatore dovrà interrompervi, e NON recitatela a memoria: questi due fattori incidono sulla valutazione.

. Cercate di dimostrare di saper usare le strutture grammaticali del vostro livello e di quelli precedenti in modo attivo: per esempio, al livello 4 dove c’è l’uso del futuro con going to, alla domanda “What’s your topic?” potreste rispondere “I’m going to talk about…”.

Grades 7-8-9: some tips

Oltre alle osservazioni relative ai livelli precedenti tenete presente le seguenti considerazioni sul text.

. Scegliete texts interessanti e ricordatevi di portarli all’esame. Una dimenticanza di questo tipo può influire negativamente sul risultato.

. L’esaminatore darà un’occhiata al text durante il colloquio per discuterlo con voi, perciò evitate testi troppo lunghi o troppo brevi: potreste non riuscire a presentare nei tempi dovuti testi troppo lunghi, mentre testi troppo brevi potrebbero non generare domande e quindi la conversazione languirebbe.

. Il text deve essere autentica espressione scritta in Inglese originale, perciò evitate:

– Le pop songs che contengono magari espressioni gergali di cui voi ignorate il vero significato o l’origine.

– I testi eccessivamente specialistici, per esempio un articolo sulle particelle subatomiche, sia perché l’esaminatore potrebbe non essere esperto del settore e quindi avrebbe difficoltà nel seguirvi, sia perché voi sostenete un esame di conoscenza dello standard English.

– Gli articoli tratti da Speak Up potrebbero andar bene, ma controllate che il testo non sia la trascrizione di una conversazione, perché in tal caso quella non è un’autentica espressione di lingua scritta.

– Se scegliete un text prelevato da Internet, controllate che sia scritto in Inglese autentico e non sia una traduzione da un’altra lingua.

– Sono accettate le versioni facilitate (“abridged versions”), ma controllate che siano di un livello compatibile con il vostro. Potete portare una pagina o un capitoletto di un romanzo da voi letto in Inglese, preparandovi bene i vocaboli e possibili domande su quel testo.

– Dovete dimostrare di conoscere e saper usare funzioni comunicative adeguate, quindi ricordatevi di introdurre le vostre opinioni, suggerimenti etc.

Pre-iscrizioni per i corsi 2019/20. Ecco i vantaggi!

Chi si pre-iscrive ai corsi che partono a settembre – ottobre 2019 avrà un mare di vantaggi, fra i quali un mini corso gratuito in classe con l’insegnante e 1 mese in più di accesso gratuito alla nostra piattaforma online!

Ecco i vantaggi per chi si iscrive ai nostri corsi 2019/2020 prima della chiusura estiva:

– QUOTA DI ISCRIZIONE GRATUITA
– RATE SENZA INTERESSI
– MINI-CORSO di RIPASSO GRATUITO (a settembre/ottobre) PRIMA DELL’INIZIO DEI CORSI
– DIRITTO DI PRECEDENZA SULLA SCELTA DI GIORNI E ORARI
– PREZZI BLOCCATI
– TESTI IN OMAGGIO a chi si pre-iscrive entro il 31/5 per i corsi di minigruppo
– ACCESSO GRATUITO ALLA NOSTRA PIATTAFORMA ONLINE h24 e 7su7 e AGGIUNTA DI 1 MESE GRATUITO qualsiasi corso tu scelga

… cosa aspetti ?!

Chiedete Info a Simona ed Alessia allo 011 9584124

 

Vacanze di Pasqua

La scuola sarà chiusa per le vacanze pasquali dal 22 al 28 aprile.

Riaprirà con orario regolare da lunedì 29 aprile.

Buone vacanze a tutti !!!

 


 

Com’è nata la tradizione delle uova di Pasqua?

L’uovo, per tutte le culture antiche, aveva un valore simbolico enorme: era il simbolo della vita e della rinascita. Il cristianesimo ha reinterpretato questa tradizione alla luce delle Nuove Scritture.|(wikiMedia)

Le origini dell’uovo di cioccolato sono da ricondurre al re Sole, Luigi XIV. Fu lui che per primo, a inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte. L’usanza di regalare le uova a Pasqua però è più antica e si perde nel lontano Medioevo.

La scelta di regalare un proprio uovo non è casuale. Fin dall’antichità questo alimento ha ricoperto un valore simbolico enorme. In alcune culture Terra e Cielo, unendosi, formavano proprio un uovo, simbolo di vita. Per gli antichi Egizi l’uovo era invece l’origine di tutto e il fulcro dei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco). Siccome in Primavera la natura risorge, i Persiani amavano poi regalarsi proprio delle uova, simbolo di nuova vita.

Rito cristiano. Il cristianesimo affianca queste tradizioni e le reinterpreta alla luce delle Nuove Scritture. L’uovo diventa così il simbolo che meglio coglie il significato del miracolo della Resurrezione di Cristo.

L’usanza di regalarsi uova si diffonde a partire dal Medioevo, in Germania. Qui tra la gente comune la consuetudine era distribuire uova bollite, avvolte in foglie e fiori in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici invece si diffuse l’abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate.

 

 

 

Corso Inglese intermedio: ancora posti disponibili

Ancora posti disponibili per :

Corso di lingua inglese

Livello:  pre-intermedio

Tipologia:  mini-gruppo

Giorno:  venerdì

Orario 18-19.30

 

Prova gratuita e senza impegno.

Per info   011 9584124

Orario segreteria:   da lunedì a venerdì    9.30-12.30/15.30-20      Sabato   9.30-12

Aperte le iscrizioni all’English Summer Camp !

Sono iniziate le iscrizioni al nostro English Summer Camp al Castello di Rivoli.

L’edizione 2019 è la sedicesima! Siamo partiti nel 2004, per primi a proporre un Summer Camp in Inglese in città e poi, anno dopo anno, in tanti ci hanno imitato, ma senza mai riuscire a copiare del tutto la nostra formula. Un progetto originale che ci è valso il Patrocinio della Città di Rivoli e la prestigiosa collaborazione col Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.

Dopo avere dato la precedenza alle iscrizioni degli ex allievi e degli studenti delle scuole statali e private, oggi è partito il volantinaggio nella zona di Rivoli.

Le iscrizioni durano fino a completamento dei gruppi previsti, quindi, se volete garantire un posto ai vostri figli, è meglio non attendere troppo. Prima penotate il posto e poi saldate la quota a seconda delle vostre esigenze in una o più soluzioni, entro la fine di maggio.

Visita il nostro sito per saperne di più.

Video

Visita il nostro profilo facebook e guarda gli album del Summer Camp nella sezione foto e video.

 

Allievi del ‘Bridge’ !

Saranno famosi?

Ecco un altro bell’esempio di come si può fare buon uso di quanto imparato al The Bridge Institute.

La nostra Zoe, oltre ad avere una splendida voce, ha fatto tesoro degli anni di Inglese con la nostra mitica teacher Franca e questo è il risultato.

Well done !

Festa del Papà !

Qui sotto un video fra padri e figli/figlie. Non importa se non si comprende ogni parola. Ciò che importa è il messaggio. “Don’t hold back. Tell them now”. ‘Non trattenere, diglielo subito’.

Questo è il nostro messaggio per celebrare la Festa del papà ! Auguroni !

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Lezione di inglese gratuita per tutti i papà !

Prenotazione obbligatoria entro il 18/3 e lezione con tè e paste entro fine marzo.

 

Iscrizioni esame Trinity: proroga di qualche ora!

E’ ancora possibile effettuare l’iscrizione all’esame del TRINITY COLLEGE.
L’iscrizione, completa di versamento della quota (senza prova dell’avvenuto versamento l’iscrizione non ha valore), va fatta entro e non oltre il 28 febbraio 2019.
La sessione d’esame si terrà presso la nostra sede nella seconda metà di maggio 2019.
Iscrizioni aperte anche agli esterni.
Info in segreteria.

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Che cos’è la certificazione Trinity

La certificazione Trinity è un documento comprovante il possesso di determinate competenze nella lingua Inglese secondo livelli stabiliti da autorità nazionali o internazionali e condivisi ad esempio tramite framework come il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) o il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).

A che cosa serve una certificazione del Trinity?

In ambito accademico e professionale, presentare una certificazione Trinity può dare punteggio all’interno di un concorso oppure permettere il riconoscimento di crediti all’esame di stato, di crediti universitari o consentire l’iscrizione a corsi di laurea che richiedano un determinato livello di competenze.

Il possesso di una certificazione Trinity può inoltre rappresentare un valore aggiunto inserito all’interno di un curriculum vitae. Sono questi soltanto alcuni esempi del possibile utilizzo di una certificazione.

In ambito didattico inoltre la certificazione stimola la motivazione dello studente, consentendogli di comprendere il proprio livello di competenze ed abilità e stimolandolo a raggiungere obiettivi sempre più elevati.

Che cos’è una certificazione linguistica?

Si tratta di un documento ufficiale, normalmente rilasciato da un Ente Certificatore (in questo caso il Trinity College London), attestante il livello raggiunto in determinate abilità in base al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER), che descrive cosa una persona “sa fare” con la competenza acquisita nella lingua straniera.

Può essere usata:

  • Come credito formativo all’esame di Stato;
  • In ambito universitario: in Italia sono sempre più numerosi i corsi di laurea che riconoscono le certificazioni linguistiche rilasciate dagli enti certificatori come crediti universitari e per l’accesso alle lauree di secondo livello. All’estero diverse università richiedono certificazioni linguistiche a un determinato livello come requisito d’accesso.
  • In ambito professionale: valorizza il curriculum vitae, essendo un documento sempre più conosciuto e apprezzato dal mondo del lavoro come prova di ciò che una persona “è in grado di fare” in una lingua straniera.

La certificazione non ha una scadenza formale a meno che questa non sia chiaramente specificata dall’ente certificatore. Va tenuto presente che, poiché la competenza linguistica che la certificazione certifica può variare nel tempo, molte istituzioni tendono a non riconoscere la validità di una qualsiasi certificazione che non sia stata conseguita di recente.

Le certificazioni rilasciate da Trinity College London non hanno scadenza.

Corso adulti inglese A1

Ancora posti disponibili !

Corso di lingua inglese
Livello: Elementary A1
Tipologia: minigruppo
Orario: serale
Giorni: da stabilire

Per info e prenotazioni: 011 9584124

Il nostro regalo di San Valentino a tutti gli innamorati

A San Valentino condividi qualcosa di importante con la tua dolce metà.

Iscriviti con il tuo amore ad uno qualsiasi dei nostri corsi entro il 28 febbraio, puoi scegliere la lingua che preferisci e la quota di iscrizione te la regaliamo noi  !

E non è tutto.

In regalo a tutti gli innamorati, un ‘Very British’ Tea Time completo di paste sfiziose…

oppure una conversazione in lingua francese, spagnola o tedesca

  …e conversare in altre lingue sarà più dolce.
 

Info e prenotazioni in segreteria: 011 9584124.

…e per chi vuole saperne di più…

Come nasce la festa degli innamorati ?  

La sua origine coincide con il tentativo della Chiesa cattolica di «cristianizzare» il rito pagano per la fertilità. Per gli antichi romani febbraio era il periodo in cui ci si preparava alla stagione della rinascita. A metà mese, fin dal quarto secolo a.C., iniziavano le celebrazioni dei Lupercali, per tenere i lupi lontano dai campi coltivati. I sacerdoti di questo ordine entravano nella grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo, e qui compivano sacrifici propiziatori. Contemporaneamente lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali. I nomi di uomini e donne che adoravano questo Dio venivano inseriti in un’urna e poi mischiati; quindi un bambino estraeva i nomi di alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso.

 E come si arriva da questi riti a San Valentino?  

I padri precursori della Chiesa, decisi a mettere fine a questa pratica licenziosa, vollero trovare un santo degli innamorati per sostituire l’immorale Lupercus. Nel 496 d.C. Papa Gelasio annullò la festa pagana decretando che venisse seguito il culto di San Valentino.

Ma chi era questo santo?  

San Valentino, nato a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C. e morto a Roma il 14 febbraio 273, era un vescovo romano che era stato martirizzato. Valentino dedicò la vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città nel 197 dal Papa San Feliciano, poi divenne il protettore dell’amore in tutto il mondo.

Perché fu scelto come patrono degli innamorati?  

È considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana.

C’è qualche racconto particolare che lo riguarda?  

Si dice che un giorno San Valentino sentì passare, vicino al suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Allora gli andò incontro con in mano una rosa che regalò loro, pregandoli di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della stessa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la coppia gli chiese la benedizione del loro matrimonio. Quando la storia si diffuse, molti decisero di andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese, il giorno dedicato alle benedizioni. Poi la data è stata ristretta solo a febbraio, perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.

E per quanto riguarda la storia più recente?  

L’associazione con l’amore romantico è posteriore, anche se la questione sulla sua origine è controversa. Secondo una tra le tesi più accreditate, San Valentino sarebbe stata introdotta come festa degli innamorati grazie al circolo di Geoffrey Chaucer (1343 – 1400), che nel suo poema «Parlamento degli uccelli» associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso in Francia e Inghilterra, nel Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli: evento che si prestava a far consacrare il 14 febbraio come la festa degli innamorati.

A quando si fa risalire la sua connotazione più commerciale?  

Nei Paesi anglosassoni il tratto più caratteristico è lo scambio (risalente al XIX secolo) di «Valentine», bigliettini d’amore con le sagome dei simboli dell’amor romantico (cuori, colomba, Cupido). La più antica «Valentine» di cui si abbia traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d’Orléans, allora detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge alla moglie con le parole: «Je suis déjà d’amour tanné, ma très douce Valentinée». A metà Ottocento negli Stati Uniti tal Esther Howland iniziò a produrre biglietti di San Valentino su scala industriale. Con il passare del tempo la tradizione dei biglietti amorosi divenne secondaria rispetto allo scambio di scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.

Come si festeggia in altri Paesi?

In Germania gli innamorati scrivono bigliettini e acquistano regali, in genere non troppo costosi, e fiori per il proprio partner. In Olanda e in Inghilterra c’è chi spedisce biglietti non rivelando la propria identità. In Giappone la tradizione prevede che siano le ragazze a regalare una scatola di cioccolatini ai ragazzi, anche se non sono necessariamente i loro fidanzati: vanno bene pure amici e colleghi di lavoro. E gli uomini che ricevono cioccolato a San Valentino devono ricambiare il dono ricevuto regalando cioccolato bianco un mese dopo San Valentino, cioè il 14 marzo. In Spagna invece in quel giorno vanno a ruba le rose rosse. Negli Stati Uniti, San Valentino viene festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti raffiguranti gli eroi dei cartoni animati.